Cas di Sadurano, arrivano i corsi di formazione agroalimentare

Orto sociale Acquacheta

Il 2018 si preannuncia per il Cas di Sadurano un anno pieno di idee. Il Centro di accoglienza straordinaria gestito dalla cooperativa sociale Acquacheta è infatti nato con l’obiettivo di essere qualcosa in più di un semplice luogo di prima assistenza per richiedenti asilo: il sindaco di Castrocaro aveva permesso l’arrivo di 20 migranti solamente se l’accoglienza fosse stata accompagnata da un progetto più ampio.
E così sarà. A partire da aprile, la struttura del Salus di Sadurano verrà adibita a centro di formazione permanente: “Sono previsti dei corsi nel settore agroalimentare – spiega Mirko Betti, presidente della cooperativa sociale Acquacheta – perché la zona di Sadurano è ricca di aziende di questo settore, quindi questi corsi potranno aiutare concretamente i ragazzi del centro a trovare un lavoro”.
Le lezioni saranno organizzate in collaborazione con Irecoop (Istituto di formazione di Confcooperative) e Tecné e si divideranno in due parti: “Nella prima verrà insegnata la normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, molto importante perché spendibile in qualsiasi contesto lavorativo, mentre la seconda si baserà sulle principali tecniche di trasformazione del prodotto agroalimentare. Per questa seconda parte delle lezioni utilizzeremo i laboratori di CTA (Cooperativa territorio ambiente). Il tutto si svolgerà in due mesi” continua Betti.
Nelle prossime settimane il progetto verrà sottoposto al giudizio dell’Amministrazione comunale di Castrocaro: “Prima di interpellare il Comune abbiamo deciso di aspettare un po’ più del previsto, perché volevamo presentare un’idea che fosse davvero completa e utile per il centro e per la comunità. Inoltre abbiamo dovuto trovare un momento in cui il turnover dei ragazzi non fosse troppo veloce, altrimenti il corso non avrebbe avuto senso. In questo periodo i ragazzi arrivano e se ne vanno in circa 3-6 mesi, perfettamente in linea con i tempo delle lezioni”.