Corso agroalimentare, già due ragazzi al lavoro
Dallo scorso maggio il Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di Sadurano unisce integrazione e formazione al fine creare un futuro più sereno per i migranti accolti. Il primo corso per operatore agroalimentare del Cas, organizzato dalla Cooperativa Sociale Acquacheta in collaborazione con Irecoop, si proponeva proprio l’obiettivo di dare ai 15 partecipanti – ragazzi in attesa del permesso di soggiorno provenienti da Nigeria, Mali, Guinea e Sierra Leone – una formazione specifica per entrare nel mercato del lavoro.
E a poco più di due mesi dalla festa di consegna dei diplomi, già due degli “studenti” hanno trovato impiego in un’azienda agricola di Predappio. «Tutti hanno già comunque spedito il proprio curriculum con l’attestato a varie aziende e cooperative agricole – spiega il presidente di Coop. Acquacheta Mirko Betti – Le nozioni apprese durante le lezioni saranno molto utili ai ragazzi nella ricerca del lavoro: si va dalla trasformazione del latte in prodotti caseari, alla lavorazione delle carni avicole».
Manutenzione del verde e cucina, ecco i nuovi corsi formativi
Il corso, finanziato con le risorse messe a disposizione per la normale gestione degli immigrati richiedenti asilo e senza l’aggiunta di alcun fondo straordinario, non rimarrà certo un unicum all’interno dei progetti della cooperativa sociale forlivese.
Per i prossimi mesi sono già in cantiere altri due percorsi formativi: «Il primo, che riguarderà la manutenzione del verde, si terrà a Sadurano negli spazi concessi dalla Cooperativa Territorio e Ambiente (Cta) come nel caso del corso agroalimentare – specifica Mirko Betti – Il secondo, invece, sarà un corso di cucina dedicato alla donne: sarà organizzato a Portico in collaborazione con il ristorante “Il vecchio Convento” e avrà lo chef Massimiliano Cameli come insegnante».